La Letteratura Religiosa
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LA LETTERATURA RELIGIOSA DEL DUECENTO
La produzione poetica a tematica religiosa è, senza dubbio, il genere più fiorente durante il duecento. Sono gli anni in cui nasce l’ordine francescano. Ordine costituito sulla povertà e sul disprezzo della ricchezza.
L’opera di rinnovamento religioso ispirata dalle regole della riforma si completa con la costituzione dell’ordine dei Domenicani. Nel corso del duecento parallelamente ad una ritrovata ortodossia religiosa si sviluppa un forte misticismo alla cui origine si trovano San Francesco e San Bonaventura. Nell’itinerarium mentis in Deum l’autore sostiene che nell’apparizione del Serafino a San Francesco a La Verna siano rappresentati i sei gradini che l’anima deve percorrere per arrivare a Dio.
La mistica francescana è ritrovabile nel rapporto dell’uomo con le cose che sono esse stesse espressione di Dio, espressione di un “movimento” sentimentale che inizia e finisce in Dio. I medesimi motivi spirituali ispiratori di San Francesco sono lo sfondo delle credenze dei Flagellati. L’ideale di purezza, di penitenza, di carità e dell’amore verso Dio si ritrovano nel genere poetico più importante del periodo che è la Lauda. Inizialmente creata dai Frati Minori conosce il suo massimo sviluppo grazie a Iacopone da Todi e agli altri poeti del trecento. Con il movimento dei Disciplinati la Lauda assume una connotazione particolare perché accompagna le penitenze e le pubbliche auto flagellazioni.
All’interno della Lauda umbra si riscontrano cambiamenti per quanto riguarda l’ispirazione e l’intonazione. Viene affrontato in modo ancora più drammatico il tema del peccato, dell’anima e della glorificazione del potere divino. Temi che, nel loro insieme, danno concretezza e complessità alla Lauda e la caratterizzano come esempio pieno di preghiera e di redenzione.
La poesia di Iacopone da Todi riassume e tratteggia una nuova connotazione di tutti questi temi.

Nella sezione file è stato caricato "Il cantico delle creature" di San Francesco d'Assisi, corredato di note critiche